Evento anossico

Gli eventi anossici si realizzano con l'instaurazione in acque marine e oceaniche di condizioni ambientali caratterizzate da estrema scarsità o assenza di ossigeno (O2) nei livelli sottostanti la superficie. La presenza di queste condizioni anomale di stratificazione delle acque influenza la sedimentazione e porta alla deposizione di orizzonti geologici con caratteristiche peculiari (ad esempio il livello Bonarelli del Cretaceo superiore), che costituiscono l'espressione stratigrafica di tali eventi. Mediante la datazione biostratigrafica su sedimenti oceanici carotati (progetto DSDP-Deep Sea Drilling Project, 1968-1983), su affioramenti rocciosi e su sedimenti attraversati dai sondaggi petroliferi, questi livelli sono stati riconosciuti come coevi su vaste aree, indicando l'occorrenza degli eventi anossici su scala globale.

Gli eventi anossici sono stati riconosciuti e documentati per la prima volta in sedimenti del Giurassico e del Cretaceo, e successivamente in sedimenti del Paleozoico (Cambriano, Ordoviciano e Devoniano), Mesozoico (Triassico) e Cenozoico (Paleocene, Eocene). Talora, questi eventi coincidono con estinzioni di massa o con riduzioni significative della biodiversità negli ambienti marini.

Mappa delle zone acquatiche morte elaborata dal NASA Earth Observatory nel gennaio 2008. I cerchi rossi indicano le dimensioni e le posizioni delle zone acquatiche morte, mentre i punti neri indicano una zona acquatica morta di dimensioni sconosciute.[1]
Mappa della circolazione termoalina che mostra l'interdipendenza delle regioni transnazionali sulla circolazione delle correnti oceaniche
  1. ^ Aquatic Dead Zones, su earthobservatory.nasa.gov, NASA Earth Observatory, 1º gennaio 2008. URL consultato il 7 gennaio 2023.

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